Nella UNI-EN15635 viene descritto l’utilizzatore delle scaffalature e dell’altra attrezzatura di immagazzinaggio, con particolare attenzione agli obblighi ed alle responsabilità ai quali deve adempiere.

La definizione di utilizzatore che viene fornita dalla normativa è la seguente:

 La società o la persona incaricata della gestione e del funzionamento dell’impianto su base giornaliera, che è responsabile anche del mantenimento in sicurezza dell’impianto”. 

Prima del primo impiego e durante il funzionamento, l’utilizzatore deve verificare che i dati della specifica di progetto siano ancora validi.

Inoltre, in fase di progettazione, la norma UNI EN 15635 e la 15629, prevedono che l’utilizzatore comunichi al fornitore (o redattore delle specifiche, come viene chiamato nella normativa) i seguenti dati (sez. 4.2):

  • Indicazioni relative all’edificio e all’ambiente in cui saranno inserite
  • Informazioni relative alla pavimentazione
  • Indicazioni relative alla merce da stoccare e ai pallet
  • Specifiche dei carichi ammissibili dell’attrezzature di immagazzinaggio
  • Disposizione dell’attrezzatura di immagazzinaggio, per consentire interspazi progettuali sufficienti per eseguire il deposito e prelievo in sicurezza della merce, considerando uno specifico flusso.
  • Specifiche dell’attrezzatura di movimentazione da utilizzare (tipo carrelli)
  • Requisiti di protezione anticollisione e resistenza agli urti
  • Specificare chi deve effettuare il montaggio
  • Informazioni riguardo futuri cambiamenti previsti dei requisiti di immagazzinaggio

La normativa indica in seguito (sez. 9.1) alcuni punti che possano costituire una procedura di gestione dell’attrezzatura di immagazzinaggio, e che siano quindi d’aiuto all’ utilizzatore per tutelare e garantire sicurezza al personale su luogo di lavoro:

  •  Utilizzo di sistema di immagazzinaggio in conformità alle sue specifiche
  • Nomina di un PRSES (vedere punto 8.1.1)
  • Esecuzione delle ispezioni (vedere punto 9.4.)
  • Esecuzione della manutenzione (vedere punto 9.7.1)
  • Contenimento dei danni (vedere punto 9.7.3)

     

    
    

     

    UTILIZZATORE DELLE SCAFFALATURE

    Utilizzo di sistema di immagazzinaggio in conformità alle sue specifiche

    La normativa stabilisce che l’utilizzatore debba verificare, prima di iniziare ad utilizzare la struttura e durante tutto il periodo di utilizzo, che i requisiti del sistema, cioè le caratteristiche di progetto della struttura di immagazzinaggio, rimangano valide.

    Innanzitutto, è necessario fare una specifica valutazione dei rischi per tutte le scaffalature che devono necessariamente essere caricate tramite l’ausilio di carrelli elevatori o altre attrezzature di movimentazione. L’utilizzatore deve stabilire le condizioni di lavoro in sicurezza, in base all’analisi dei rischi, e avvalersi di personale addestrato a lavorare con le attrezzature coinvolte.

    I rischi che si possono manifestare sono di varia natura e possono derivare da diversi fattori, quali l’uso sbagliato o disattento delle attrezzature di movimentazione, ad unità di carico troppo grandi, troppo pesanti o mal posizionate sulla scaffalatura, ad esempio.

    Inoltre, ove necessario, l’utilizzatore deve prevedere l’adeguata protezione dei montanti o di altre parti della scaffalatura, in modo da limitare danni accidentali.

    Nomina di un PRSES

    Eseguire la verifica periodica ogni dodici mesi non è sufficiente. Nel periodo tra un intervento e l’altro potrebbero crearsi ulteriori danni, anche gravi, e che necessitino di un intervento immediato.

    Per questo la normativa prevede che l’utilizzatore predisponga la formazione di una figura chiamata PRSES (person responsible for storage equipment safety) che svolga una verifica visiva delle scaffalature, una volta a settimana, segnando e segnalando eventuali danni o anomalie in un documento formale scritto che deve essere conservato.

    Qualora un dipendente rilevi un danno, è tenuto ad avvertire immediatamente il PRSES.

     Esecuzione delle ispezioni

    “Una persona tecnicamente competente deve eseguire ispezioni ad intervalli non maggiori di 12 mesi, un resoconto scritto deve essere sottoposto all’addetto PRSES con le osservazioni e le proposte degli interventi ritenuti necessari” (sez. 9.4.2.3.)

    L’utilizzatore deve predisporre l’attività di verifica periodica delle scaffalature, almeno una volta all’anno. La verifica deve essere svolta da personale specializzato e alla fine deve essere rilasciata una indicazione dello stato di sicurezza della scaffalatura, con i danni classificati come da normativa, ossia tramite i livelli si rischio rosso, giallo e verde.  Questi livelli rispecchiano la gravità del danno, ma soprattutto le modalità di comportamento e intervento da tenere. Il livello di rischio rosso, ad esempio, è il più grave che si possa riscontrare. Bisogna liberare e delimitare la zona, così che nessuno si possa avvicinare; la manutenzione, invece, è necessario svolgerla entro quattro settimane.

     Esecuzione della manutenzione

    “Le riparazioni dei componenti danneggiati non devono essere ammesse a meno che non siano approvate dal fornitore dell’attrezzatura.

    Nota: Si raccomanda di sostituire i componenti danneggiati piuttosto che effettuare riparazioni sul posto, data la difficoltà di controlli qualità efficaci sui materiali formati a freddo.”

    Le manutenzioni alle scaffalature non possono e non devono essere fatte senza seguire le procedure previste dal manuale di uso e manutenzione o dal progetto fornito dal costruttore.

    Per quanto più oneroso (sia come tempo che come costi) è sempre meglio sostituire i pezzi danneggiati con ricambi originali, piuttosto che cercare di riparare un componente che abbia perso le sue caratteristiche intrinseche iniziali.

    Contenimento dei danni

    “Tutti i danni alle scaffalature andrebbero sottoposti, appena possibile, ad una stima oggettiva da parte dell’addetto PRSES per valutare il potenziale pericolo di crollo (vedere punti 9.5 e 9.6)”

    Lavoratori e collaboratori che operano in magazzino, a contatto con le scaffalature, devono essere consapevoli di chi sia il PRSES. Inoltre, devono riferire a lui la presenza di un danno alla struttura, contestualmente al suo rilievo o alla sua creazione.

    I danni vengono classificati per livelli di rischio, e in base al livello rilevato (rosso, giallo o verde) si valuta come procedere.

    Il ruolo di Struttura Service

    Struttura Service, nei suoi dieci anni di attività, ha sviluppato un metodo certificato per lo svolgimento delle verifiche periodiche delle scaffalature.

     Inoltre, offre servizi di formazione, tra cui il corso per PRSES.

    Tutti i servizi legati alla sicurezza delle scaffalature offerti da Struttura Service sono indicati nel nostro sito.

    Per maggiori informazioni, vi invitiamo a contattarci.

     

    UNI-EN15635: L'UTILIZZATORE DELLE SCAFFALATURE