L’ispezione da parte di un tecnico, con esperienza comprovata e documentata, alle scaffalature industriali deve essere eseguita annualmente, è prevista da normative europee e serve per valutare la sicurezza globale delle strutture e dell’ambiente circostante.

La norma UNI EN 11636, conformemente a quanto previsto dalla UNI EN 15635, indica le fasi previste per svolgere correttamente la verifica strumentale delle scaffalature (sez. 8.3):

1. CONTROLLO DOCUMENTALE DELLA SCAFFALATURA DEL MAGAZZINO

La prima fase dell’ispezione deve passare per il controllo documentale.

I documenti che è importante avere e conservare sono (sez. 6.3 UNI EN 11636):

  1. Documento di validazione statica
  2. Documento di validazione di montaggio
  3. Documento di validazione documentale
  4. Documento di validazione d’uso
  5. Ultimo rapporto dell’ispezione condotta da persona competente
  6. Verbali degli interventi di ispezione e manutenzione eseguiti successivamente all’ ultima ispezione di persona competente.

2. VERIFICA DELLA CONFORMITÀ DELLE UNITÀ DI CARICO

3. VERIFICA DELL’ADEGUATEZZA DEI MEZZI DI MOVIMENTAZIONE

4. VERIFICA DELL’IDONEITÀ DELLA SCAFFALATURA PER L’IMPIEGO RICHIESTO

Unità di carico, mezzi di movimentazione e scaffalatura sono tre elementi fondamentali per la progettazione corretta di un flusso di magazzino, e vanno considerati in questo ordine.

L’unità di carico è definita a monte, e il carrello e lo scaffale devono essere funzionali a rendere agevole e sicura la movimentazione delle merci, in conformità alle normative vigenti.

5. ISPEZIONE VISIVA DELLE CONDIZIONI GENERALI DEL MAGAZZINO

6. ISPEZIONE VISIVA DELLE SCAFFALATURE

Un’ispezione visiva generale delle condizioni del magazzino è fondamentale e serve per valutare possibili fattori di rischio non strettamente legati alla scaffalatura ma, la cui presenza, possa costituire una causa di danno alla struttura, e quindi un aumento del grado di rischio.

Dall’ispezione visiva generale, si passa a quella specifica delle scaffalature.

7. IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEI DANNI RILEVATI

8. VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONSEGUENTE AL DANNO OSSERVATO

La verifica delle scaffalature parte da una valutazione visiva ma, come previsto dalla normativa UNI EN 15635, deve poi svilupparsi in un’ispezione approfondita, strumentale e attuata da personale specializzato.

Gli aspetti di questa ispezione, che deve essere svolta con regolarità ogni dodici mesi, toccano diversi aspetti della scaffalatura: danni a correnti e montanti, ancoraggio a pavimento, danni alla tralicciatura, presenza di tutti gli elementi richiesti dal progetto, compresa eventuale accessoristica, e così via.

9. RICERCA DELLE CAUSE DEL DANNO OSSERVATO

Il principio per il quale è sempre opportuno curare più la causa che il sintomo si applica anche in questo caso. Riscontrare un danno e porvi rimedio è necessario, ma non sufficiente.

Capire da cosa scaturiscano gli errori che portano alla creazione di danni è fondamentale, poiché non sempre si tratta di errori umani casuali, soprattutto quando sono replicati nel tempo.

Le cause possono essere molteplici, dall’uso scorretto del carrello alla mancanza di spazio di manovra, da un carico eccessivo delle strutture ad uno non uniforme, ed è fondamentale ricercarle e modificarle.

10. PROPOSTA DI AZIONI CORRETTIVE

11. TRASMISSIONE DI TUTTE LE INFORMAZIONI AI RESPONSABILI DEL MAGAZZINO E DELL’AZIENDA, IN FORMA EFFICACE PER LA MESSA IN ATTO DELLE AZIONI CORRETTIVE

Completata la verifica, le informazioni raccolte devono essere inserite in modo chiaro ed esaustivo in un documento che deve essere dato al cliente, come da indicazioni della normativa UNI EN 15635.

A questo punto, tra il cliente e l’azienda che si occupa di ispezioni deve iniziare un dialogo volto alla correzione delle anomalie riscontrate e delle cause che hanno portato alla creazione di danni.

I migliori risultati si ottengono quando si crea un dialogo costruttivo tra le parti e quando si hanno a disposizione le giuste informazioni. Per questo è importante, e richiesto dalla normativa UNI EN 15635, che all’interno delle aziende sia diffusa la cultura della sicurezza, anche per quanto concerne le scaffalature, e che sia individuata una figura di riferimento, il PRSES, che svolga ispezioni visive durante l’anno e che possa interfacciarsi con il tecnico ispettivo in fase di verifica.

IL RUOLO DI STRUTTURA SERVICE

Struttura Service, nei suoi undici anni di attività, ha sviluppato un metodo certificato per lo svolgimento delle verifiche periodiche delle scaffalature.

Inoltre, offre servizi di consulenza, come quello di VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI (riferiti alla relazione tra UDC, carrello e scaffalatura) all’interno del magazzino.

Il forte orientamento alla sicurezza e l’attenzione all’applicazione delle norme di riferimento (UNI EN 15512, UNI EN 15629, UNI EN 15635. UNI EN 15620) ci permettono di assistere tutte le aziende che, per la parte inerente alle scaffalature, mirino ad aumentare sicurezza e consapevolezza all’interno dei propri magazzini.

 

FASI PROGRAMMA ISPEZIONE SCAFFALATURE
FASI PROGRAMMA ISPEZIONE SCAFFALATURE