Nelle UNI-EN 15635 e 15629, il fornitore delle scaffalature è così definito:

“Società che fornisce l’attrezzatura di immagazzinaggio. La società può essere il costruttore originale o una società intermedia che opera come distributore.”

Le responsabilità di questa figura, sono esaurientemente indicate nelle due normative e sono strettamente legate alle responsabilità e alle necessità dell’utilizzatore della scaffalatura.

Innanzitutto, in fase di progettazione, il futuro utilizzatore della scaffalatura deve fornire diverse informazioni al costruttore. Egli, a sua volta, deve accertarsi di avere a disposizione tutte le informazioni necessarie per elaborare il progetto.

“Il fornitore, una volta in possesso delle specifiche pertinenti, deve progettare l’attrezzatura di immagazzinaggio in conformità alle pertinenti norme europee o, qualora esse non siano disponibili, ai codici di pratica dell’industria.”

OBBLIGHI DEL FORNITORE

Gli obblighi del fornitore, inoltre, consistono nel fornire una serie di informazioni sulla struttura, in modo da “permettere all’utilizzatore di confermare che il sistema è appropriato ai requisiti e alla sua sicurezza operativa.”

In base a questo, il fornitore dovrebbe:

“Specificare le limitazioni tecniche del sistema in termini di condizioni di funzionamento sicure e di capacità portante”.

È bene che all’utilizzatore venga fornito il prospetto o le tavole che riportino le dimensioni dettagliate e la posizione della scaffalatura con i previsti interspazi e larghezze di corridoio.

“Identificare quale attrezzatura di protezione della scaffalatura dovrebbe essere fornita”

Ossia gli strumenti di protezione delle scaffalature forniti in dotazione con il sistema e gli strumenti di protezione aggiuntivi, applicabili in fase di post-montaggio.

“Identificare i tipi di carrelli operativi o i criteri di utilizzo incorporati nella configurazione della scaffalatura o nel progetto strutturale.”

Indicata l’unità di carico che è necessario stoccare, il fornitore deve indirizzare e consigliare il committente della scaffalatura alla scelta più adeguata. Questa scelta comprende anche i carrelli, definendo quale sia più opportuno utilizzare per la movimentazione della merce.

“Prevedere, se richiesto, un servizio di messa in opera da parte di una squadra di installatori”.

Nel caso in cui, invece, sia specificato che il montaggio non è a carico del fornitore, quest’ultimo deve consegnare per iscritto ai propri clienti tutte le istruzioni di assemblaggio e montaggio, basandosi sul fatto che gli installatori dispongano di adeguata competenza ed esperienza in materia.

“Specificare i carichi imposti dovuti all’attrezzatura di immagazzinaggio sul pavimento del magazzino”

Quando viene installata una scaffalatura, e poi caricata, la pavimentazione del magazzino è sottoposta ad una forza che non deve essere superiore alle sue capacità elastiche. Per questo, prima della scelta della scaffalatura, l’utilizzatore deve mettere a parte il fornitore delle caratteristiche della pavimentazione. Il fornitore, a sua volta, deve considerare il dato nell’elaborazione del progetto.

“Fornire suggerimenti tecnici all’utilizzatore della scaffalatura in merito alle conseguenze di un cambio di impiego, un cambiamento di carico o di una riconfigurazione della geometria”

A seconda della tipologia di scaffalatura impiegata, cambiamenti a livello strutturale possono essere attuate o seguendo le specifiche indicate sul manuale di uso e manutenzione (scaffalature portapallet APR) oppure rivolgendosi al costruttore, che dovrà sviluppare un nuovo progetto. Si evince che ci sono modifiche che possono essere fatte in autonomia dall’utilizzatore, seguendo le indicazioni del fornitore, e modifiche che devono essere eseguite con il supporto del fornitore. Il cambiamento di UDC o di mezzi di carico impiegati, dovrebbero essere sempre fatti dopo aver consultato il costruttore.

“Fornire suggerimenti all’utilizzatore in merito alla necessità di ispezioni regolari della scaffalatura e di un programma formale di manutenzione per fare pronte ad eventuali danni accidentali.”

Nella UNI EN 15635 è chiaramente indicata la necessità di predisporre, almeno ogni dodici mesi, un’ispezione dello stato delle scaffalature. Essa deve essere svolta da parte di tecnici specializzati, che ne certifichino lo stato e rilevino eventuali danni. E’ indicata, inoltre, la figura del PRSES, persona investita dall’utilizzatore della responsabilità realizzare ispezioni visive, nei periodi tra una verifica periodica e la successiva. A seguito del rilievo di anomalie, è necessario predisporre manutenzioni tempestive, in base alla gravità del danno riscontrato.

“Mettere a disposizione i pezzi di ricambio, per consentire un’efficace riparazione e manutenzione della scaffalatura”

La norma UNI EN 15635, in merito alle riparazioni, dichiara che è sempre meglio sostituire i pezzi danneggiati con ricambi originali.  Il fornitore deve mettere in condizione l’utilizzatore di reperirli agevolmente, per evitare mancate riparazioni, o interventi approssimativi.

“Fornire i cartelli di carico nei colori di sicurezza approvati, contenenti le informazioni sui limiti di portata del sistema”.

Tutti i cartelli di carico devono essere prodotti in conformità alla Direttiva del Consiglio Europeo 92/58/CEE. In alcuni Paesi le regolamentazioni locali prevedono l’impiego dei colori o delle segnalazioni di sicurezza che devono essere utilizzati. I cartelli devono essere esposti in un luogo ben visibile, e il personale deve essere in grado di interpretarne correttamente il contenuto. In caso di dubbio sulle informazioni contenute, si deve sempre far riferimento al fornitore.

“Fornire all’utilizzatore le informazioni per l’utilizzo in sicurezza dell’attrezzatura”.

Le informazioni relative agli interspazi, alla tipologia di carrelli, alla dimensione massima delle UDC e alla larghezza dei corridoi devono essere specificate all’utilizzatore. Egli, a sua volta, deve impegnarsi a rispettarle.

VALIDAZIONE

Il fornitore di una scaffalatura nuova è tenuto a rilasciare all’acquirente, prima della messa in esercizio, l’attestazione di validazione d’uso, composta dai seguenti documenti:

  • Validazione documentale
  • Validaz. di montaggio
  • Validazione statica

Nel caso di una scaffalatura riutilizzata, il fornitore è tenuto a consegnare gli stessi documenti, unitamente al rapporto dell’ispezione condotta da un esperto validatore.

Il ruolo di Struttura Service

Struttura Service, nei suoi dieci anni di attività, ha sviluppato un metodo certificato per lo svolgimento delle verifiche periodiche e della validazione delle scaffalature. Inoltre, offre servizi di formazione, come il corso di ‘corretta posa delle scaffalature’, di ‘valutazione dei rischi specifici in magazzino’ e il corso da PRSES. Tutti i servizi legati alla sicurezza delle scaffalature offerti da Struttura Service sono indicati nel nostro sito. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a contattarci.

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